Tell Afis si trova nella Siria nordoccidentale nella provincia di Idlib, in mezzo ad una fertile pianura e vicino, oggi come nell’antichità, ad un importante crocevia delle maggiori vie di comunicazione che attraversano la regione in direzione nord-sud ed est-ovest.
Gli scavi del sito, iniziati già negli anni ’70 del secolo scorso da Paolo Matthiae dell’Università di Roma La Sapienza, sono stati ripresi nel 1986 da Stefania Mazzoni dell’Università prima di Pisa e poi di Firenze e da Serena Cecchini dell’Università di Bologna e si sono interrotti nel 2011 a causa dello scoppio della guerra nel paese.
Tell Afis ha una lunga storia di occupazione dal periodo Calcolitico all’età del Ferro, periodo in cui il sito, identificato con l’antica Hazrek, è la capitale dell’importante sito aramaico di Hamath e Lu‘ash. Per una sintesi sulla storia del sito e altre informazioni si rimanda al sito web della missione:
Nel 2020 la Direzione delle antichità siriane ha recuperato i materiali ancora presenti nei magazzini della casa della missione archeologica di Tell Afis a Saraqib dopo la devastazione occorsa durante il conflitto bellico. Questi materiali, essenzialmente ceramica, litica, ossa e campioni paleobotanici, sono stati trasferiti all’interno del museo di Marrat al-Nouman, anch’esso danneggiato nel corso della guerra.
Nel 2021 si è quindi avviato un progetto di recupero da parte degli archeologi dell’Università di Firenze, finanziato dal Ministero degli Esteri e dalla Fondazione Orme, con una missione di controllo e primo intervento di salvaguardia su questi materiali dentro tale museo con una sistemazione preliminare in casse allo scopo di predisporne il trasferimento al museo di Hama.
Nel 2022 sono stati realizzati due interventi di censimento e riorganizzazione del materiale trasferito nel museo di Hama con la collaborazione del personale locale dell’istituzione. In queste occasioni si è anche avviato una serie di interventi di restauro su alcuni vasi di particolare interesse.
Nel 2023 la prima fase del progetto sui materiali nel museo di Hama è stata completata con la loro sistemazione definitiva nei locali del magazzino in attesa di organizzare un’esposizione temporanea di una selezione di essi in una delle gallerie.
Nel 2024 si è svolta la seconda fase del progetto di valorizzazione del materiale archeologico conservato al museo di Hama che ha incluso anche l'acquisizione di una selezione di campioni di ceramica e parti strutturali da sottoporre ad analisi in Italia. Contestualmente, la missione di Afis ha collaborato all'allestimento di una mostra temporanea costituita da una serie di pannelli illustrativi dei risultati della lunga storia di esplorazione del sito, collocata all'esterno della struttura museale.
Ultimo aggiornamento
20.09.2024