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Salvaguardia e Valorizzazione del Sito

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Il Sito

Il sito di Amrit, collocato sulla costa orientale del Mediterraneo a sud di Tartus (Siria), ha restituito evidenze archeologiche che attestano la frequentazione dell’area fin dal periodo Neolitico. L’insediamento fenicio, nato tra il II e I millennio a.C., presenta una fase di fioritura soprattutto in età persiana ed ellenistica. Dopo l'abbandono nel II sec. a.C., la località non è più stata densamente insediata, tuttavia evidenze funerarie risalenti al III sec. AD ne testimoniano la rilevanza durante il periodo romano.

Il sito, oggetto di indagine archeologica fin dal XIX secolo (Renan 1864-74) presenta numerose evidenze monumentali. Le vestigia del santuario fenicio (ma'abed), sono rimaste ben preservate: il complesso sacro è caratterizzato da una piscina, con al centro un’edicola (naos), sporgente dall’acqua, e con un portico a pilastri su tre lati. Le sepolture monumentali di età achemenide (Meghazil), lo stadio intagliato nella roccia e le numerose sepolture di età ellenistica e romana caratterizzano la vasta area archeologica.

 


Il Progetto

Il progetto di documentazione, valorizzazione e studio del patrimonio archeologico di Amrit è iniziato nel 2022 su richiesta della Direzione Generale delle Antichità di Siria (DGAM) ed è condotto da UNIFI in collaborazione con il CNR-ISPC di Milano e la DGAM di Damasco. Il progetto, patrocinato e finanziato da MAECI, UNIFI e CNR ha l’obiettivo di monitorare lo stato di conservazione, identificare le strategie di valorizzazione e studiare le evidenze monumentali fenicie di età persiana ed ellenistica.  Contemporaneamente la DGAM porta avanti attività di scavo archeologico relative ad una migliore comprensione della linea costiera e della sua occupazione.

Principale obiettivo dell’attività è il monitoraggio, la salvaguardia, la restituzione del sito, in un’ottica di cooperazione, a vantaggio delle comunità locali, nella prospettiva del recupero e della protezione del patrimonio culturale in un territorio attraversato da una profonda crisi economica conseguente al recente conflitto.


Campagna 2022

Durante la prima campagna 2022 il team congiunto UNIFI-CNR in collaborazione con la DGAM ha portato avanti la pulizia dell’area del Ma’abed e delle tombe di età ellenistica, ha condotto una completa documentazione 3d (laser scanner Leica RTC 360) dei monumenti principali, campionato gli stessi per delineare la diagnostica per il restauro ed effettuato una prima prospezione geologica.

 


Team 2022

  • Marina Pucci (Università degli Studi di Firenze)
  • Corrado Alvaro (Università degli Studi di Firenze)
  • Margherita Carletti (Università degli Studi di Firenze)
  • Cristiana Biancalani (Università degli Studi di Firenze)
  • Tatiana Pedrazzi (CNR ISPC)
  • Gianluca Norini (CNR IGAG)
  • Antonio Sansonetti (CNR ISPC)

Ultimo aggiornamento

28.11.2023

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